giovedì 31 maggio 2012

La città del Sole di Tommaso Campanella.


La Città del Sole, collocata su un'isola della zona equatoriale, gode di un clima temperato. Essa si dipana su di un colle distinto in sette gironi o piani – in rapporto ai sette pianeti – e ha nella sommità un tempio con la raffigurazione di un cielo stellato. I cittadini, denominati solari, vivono in totale comunione di bene. Anche le donne sono in comune e l’accoppiamento dei sessi viene regolato secondo leggi scientifiche ben ponderate, che tengono conto dell’equilibrio fisico e delle differenti doti naturali. Nella Città del Sole tutto è minuziosamente regolato (dai nomi imposti ai bambini, al ritmo del lavoro – quattro ore giornaliere – alla definizione dei vestiti, ai pasti, ai riti) secondo direttive che trovano spiegazione all'interno del sistema filosofico del Campanella.
L’educazione, aperta a tutti, viene esercitata fin dai primi anni, e segue un itinerario ben preciso. La fase iniziale comincia con il gioco, poi con il disegno, quindi con frasi scritte sui muri comprendenti tutte le scienze, infine da tutori. Il sapere teorico deve essere accompagnato da quello pratico. Questa è una delle più brillanti intuizioni del nostro autore.
La religione dei solari è una religione naturale. In essa si afferma l'esistenza di un Dio provvidente e dell'immortalità dell’anima. Rimane, però, sconosciuto ciò che ci aspetta nell'aldilà.
Dio viene simboleggiato con il Sole, considerato sua immagine vivente e si prospetta in una Trnità di potenza, sapienza ed amore. I solari sconoscono la rivelazione, e, pertanto, in tale religione naturale vi rientrano tutte quelle esistenti. I solari, quindi, adorano allo stesso modo Mosè, Maometto, Giove, Osiris. È da dire, però, che un posto speciale lo riservano a Cristo. Il governo è retto, secondo un sistema elettivo meritocratorio, da un Metafisico o Sole. Sotto di lui si hanno tre uomini o ufficiali. Uno è preposto alla guerra (potestà); uno alle arti (sapienza) e, infine, uno alla generazione (amore).

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