La
Città del Sole, collocata
su un'isola della zona equatoriale, gode di un clima temperato. Essa
si dipana su di un colle distinto in sette gironi o piani – in
rapporto ai sette pianeti – e ha nella sommità un tempio con la
raffigurazione di un cielo stellato. I cittadini, denominati solari,
vivono in totale comunione di bene. Anche le donne sono in comune e
l’accoppiamento dei sessi viene regolato secondo leggi scientifiche
ben ponderate, che tengono conto dell’equilibrio fisico e delle
differenti doti naturali. Nella Città
del Sole
tutto è minuziosamente regolato (dai nomi imposti ai bambini, al
ritmo del lavoro – quattro ore giornaliere – alla definizione dei
vestiti, ai pasti, ai riti) secondo direttive che trovano spiegazione
all'interno del sistema filosofico del Campanella.
L’educazione,
aperta a tutti, viene esercitata fin dai primi anni, e
segue un itinerario ben preciso. La fase iniziale comincia con il
gioco, poi con il disegno, quindi con frasi scritte sui muri
comprendenti tutte le scienze, infine da tutori. Il sapere teorico
deve essere accompagnato da quello pratico. Questa è una delle più
brillanti intuizioni del nostro autore.
La
religione dei solari è una religione naturale. In
essa si afferma l'esistenza di un Dio provvidente e dell'immortalità
dell’anima. Rimane, però, sconosciuto ciò che ci aspetta
nell'aldilà.
Dio
viene simboleggiato con il Sole, considerato sua immagine vivente e
si prospetta in una Trnità di potenza, sapienza ed amore.
I solari
sconoscono la rivelazione, e, pertanto, in tale religione naturale vi
rientrano tutte quelle esistenti. I solari,
quindi, adorano allo stesso modo Mosè, Maometto, Giove, Osiris. È
da dire, però, che un posto speciale lo riservano a Cristo. Il
governo è retto, secondo un sistema elettivo meritocratorio, da un
Metafisico o Sole. Sotto di lui si hanno tre uomini o ufficiali. Uno
è preposto alla guerra (potestà); uno alle arti (sapienza) e,
infine, uno alla generazione (amore).
Nessun commento:
Posta un commento