Aristarco
nasce
a Samo alla fine del IV secolo a.C., e muore nel 230 a.C. Di lui ci è
giunto un trattato dal titolo Sulla
dimensione e le distanze del Sole e della Luna.
I suoi interessi furono prevalentemente astronomici. Oltre ad
impegnarsi nella misurazione dei fenomeni celesti e dei movimenti,
cercò di determinare le distanze del Sole e della Luna, oltre che le
loro dimensioni.
Eudosso
di Cnido
(408 – 355) ed Eraclide
Pontico
(390 – 310 a.C.) avevano tentato di rendere conto dei movimenti
erranti dei pianeti che sfuggono ad ogni misurazione. Aristarco
formulò la prima teoria eliocentrica, tanto che Archimede afferma:
“l’ipotesi
di Aristarco è che "le stelle fisse e il sole siano immobili,
che la terra giri intorno al Sole, descrivendo una circonferenza, e
che il Sole occupi il centro di tale orbita”.
La terra, con la luna che gira intorno a questa, avrebbe avuto un
doppio movimento di rotazione su se stessa. Tale teoria non ebbe
successo perché, paradossalmente, complicava i calcoli astronomici.
Euclide
operò
e insegnò ad Alessandria durante il III secolo a.C. Gli scritti più
celebri di Euclide sono gli Elementi
di Geometria
in 13 libri, Dati,
Ottica, Fenomeni, Questioni di Armonia.
Euclide oltre ad operare una mirabile sintesi del sapere geometrico
del tempi, determina la condizione che permette la costruzione della
geometria stessa. Ora, se è vero che la definizione di punto (punto
è ciò che non ha parti), di linea e di superficie risalgono a molto
prima è, però, anche vero che la definizione di punto posta al
principio del I libro del Elementi implica necessariamente la
condizione principale per la costruzione di qualsiasi figura
geometrica. Dopo il termine punto abbiamo il termine linea, poi il
termine retta, poi il termine superficie, poi superficie piana e
angoli piani e così via. Quindi si giunge alla definizione di
parallele: “parallele
sono quelle rette che situate in un medesimo piano, e prolungate
all’infinito da ambo le parti, non si incontrano mai”.
Termine
ha
lo stesso significato di limite,
cioè di limite oltre i quali non è lecito andare. Punto, linea,
retta, superficie, triangoli, quadrangoli, parallele sono i termini
che rendono possibile il discorso geometrico. Dopo i termini vi sono
i postulati, necessari come i precedenti per rendere possibile il
discorso geometrico. I postulati sono 5:
- da ogni punto si può condurre una linea retta ad ogni altro punto;
- una retta può essere prolungata continuamente in linea retta;
- avendo un centro e una distanza si può descrivere un cerchio;
- tutti gli angoli retti sono uguali tra loro;
una
retta, incontrandone altre due, forma gli angoli interni della stessa
parte minori di due retti; le due rette prolungate all’infinito si
incontrano da quella parte in cui gli angoli sono minori di due
retti. Poste le definizioni o termini ne derivano le richieste
(postulati). Ora, perché siano possibili le costruzioni, si
determinano certi concetti comuni, detti assiomi, i quali non possono
essere sottoposti a discussione. I comuni concetti vertono sui
principi
di uguaglianza, disuguaglianza e del tutto maggiore della parte.
Archimede
nasce
a Siracusa nel 287 a.C. circa. Dei suoi scritti ci sono rimasti:
Della
sfera e il cilindro, Misura del Circolo, Conoidi e Sferoidi, Le
spirali, Sull’Equilibrio dei Piani, Arenario, Quadratura della
parabola, Sui corpi galleggianti, Ad Eratostene sul metodo delle
proposizioni meccaniche, Frammenti.
Archimede muore nel 212 a.C. ucciso in seguito alla conquista romana.
Scienza e tecnica sono per Archimede strettamente connesse: la
tecnica realizza la scienza, la rende utile e la impegna al servizio
dell’uomo.
La tecnica deve fondarsi sul sapere scientifico, il quale richiede un
metodo rigoroso, ove invenzione e dimostrazione si integrano.
Archimede adotta un metodo, detto meccanico. Tale metodo è la base
per risolvere problemi di cui successivamente si darà la
dimostrazione geometrica. Il metodo meccanico si vale di concetti
quale quello di leva e di equilibrio.
Apollonio
di Perge
nasce nel 260 a.C. circa. Di lui ci è pervenuto il suo trattato
Sulle
Coniche
(in otto libri). Apollonio di Perge compie per la geometria solida
ciò che Euclide compie per la geometria elementare piana,
accogliendo e innovando quanto già fatto in materia dai suoi
predecessori.
Eratostene
di Cirene,
nato nel 276 – 272 a.C. visse ad Alessandria e fu bibliotecario al
museo della città. Eratostene, di contro alla fantastica geografia
omerica, compose un grande trattato di Geografia
e
uno sul
La misura della terra,
ove cerca di ricavare la grandezza della terra e di costruire carte
geografiche. RiuscìIna calcolare la grandezza della circonferenza
terrestre. Anche se non di Alessandria sono da ricordare tre
personalità nel campo astronomico e geografico: Arato
di Soli, Ipparco di Nicea, Stradone di Apamea.
Erofilo,
nativo
della Calcedonia, visse nel III sec. a.C. e scrisse “Anatomia,
Occhi, Dietetica, Terapia. Erasistrato,
nato nell’isola di Coo, fine IV sec. a.C. scrisse Le
Febbri e Il Sangue.
Entrambi vissero in Alessandria ed ebbero possibilità di operare
dissezione dei cadaveri, proibita nel resto del mondo greco. Entrambi
fondarono le loro ricerche mediche, in contrasto con i cosiddetti
medici teorici o dogmatici, sull’osservazione diretta (autopsia).
Da ciò la loro esigenza di conoscere a fondo e con precisione il
corpo umano e precisare le condizioni che permettono un retto
discorso medico, una radicale tecnica medica. Per Erasistrato l’aria
(pneuma) è una forza vitale (principio di vita) e forza psichica,
che permette, giungendo dall’esterno, mediante i polmoni, la
respirazione e che giungendo al cuore permette la pulsazione e
l’irradiazione del sangue, e quindi il rinnovamento dei tessuti.
Filino
di Cos,
discepolo di Erofilo,
opero nel 250 a.C. circa. Per questi il solo compito della medicina è
quello di guarire, per cui ogni caso è da studiare e considerare
singolarmente. Bisogna combattere i dogmi e ci si deve attenere solo
sui dati, i quali devono essere paragonati tra di loro i maniera
analogica.
La
scuola empirica continua con Glaucia
di Taranto
(II sec.) e Serapione
di Alessandria.
Erofilo e Erasistrato erano detti dogmatici perché troppo legati ad
Ippocrate. Glaucia di Taranto fissa in tre regole i fondamenti della
medicina (il tripode empirico): Autopsia
= osservazioni e ricerche fatte dal medico in persona; hystorie =
raccolta sistematica delle osservazioni fatte da altri medici;
Esperienza Analogica = cura delle malattie attraverso il ricorso ad
altre malattie simili e l’impiego di farmaci che l’esperienza
insegna essere serviti per altre malattie analoghe.
Erone di Alessandria, vissuto tra il I – II sec. d.C., elaborò le
regole matematiche per descrivere i fenomeni naturali. In tal modo
riesce a studiare la natura secondo ferree ed immutabili formule
aritmetiche.
Tra
le sue opere abbiamo La
Pneumatica (la funzione della pressione dei gas); Gli Atomi (ove si
studia i meccanismi e i loro moti), Gli orologi ad acqua, Libri di
meccanica (ovvero sulla costruzione di macchine semplici e
complesse), Catottrica (visione di specchi piani e curvi), Metrica
(misure dei solidi, piani e loro suddivisioni); Diottrica
(costruzione ed uso di strumenti per misurare angoli, distanze, e per
costruire porti, acquedotti, edifici, Definizioni Geometriche,
Geometri, Stereometria (geometria solida), Sulle Misure.
Tra le sue invenzioni più celebri è quella descritta nei Pneumatici
sulla funzione del vapore o del gas per muovere strumenti meccanici.
Tolomeo,
visse tra il 100 e il 175 ed operò nella citta di Alessandria
d'Egitto. Fece
le proprie osservazioni sui cicli dal 126 al 151 a.C.
La
sua opera più celebre prende il titolo di Sintassi
matematica dell’astronomia,
detta anche Almagesto.
Sue sono anche Ipotesi
sui pianeti, Fai delle stelle fisse, La guida geografica, Ottica,
Acustica, Tetrabiblos o Opus Quadripartium, Del criterio o
dell’Egeminico.
La sua opera riprende tutte le osservazioni raccolte dagli astronomi
precedenti e li rielabora, anche con proprie osservazioni,
criticamente.
Spiega
i moti celesti secondo precise rappresentazioni geometriche e
sottolinea l’esistenza della rifrazione atmosferica, dal cui studio
geometrico di
essa si possono calcolare gli errori cui può condurre sulle
osservazioni dei movimenti stellari.
Tolomeo
ordina tutte le conoscenze astronomiche in un organico sistema del
cosmo, costruito secondo schemi geometrici precisi, che permettono la
spiegazione o l’esatto calcolo dei fenomeni celesti. Egli
considera all’estremità del cielo una sfera delle stelle fisse con
all’interno i pianeti disposti nel seguente ordine discendente:
Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio, Luna. La terra posta
al centro del mondo, è una sfera piana, priva di qualsiasi
traslazione. Se la terra, infatti, avesse un moto di traslazione o di
rivoluzione lascerebbe dietro di sé, o proietterebbe in aria, uomini
e cose.
Galeno,
nato a Pergamo nel 129-130 a.C., fu medico dell’imperatore Marco
Aurelio, e, dopo la morte di questo, del figlio Commodo. Rimase a
Roma per circa venti anni. Muore nel 200 circa, all'età di settanta
anni, nella città natale.
Dal
lavoro di Galeno, uno dei medici più colti dell’antichità,
effettuato su un piano strettamente sperimentale, derivano scoperte
di somma importanza, quali la descrizione
delle ossa, dei muscoli, dei nervi. In fisiologia descrive il
funzionamento del sistema circolatorio, le funzioni del midollo
spinale con relative ripercussioni sui nervi cranici e cervicali. In
patologia afferma che ogni disordine funzionale deriva da una lesione
organica. In psichiatria si dedica allo studio accurato delle
passioni dell’animo.
Importante per la posteriore tradizione medica (sino al XVII sec.) è
la teoria galenica degli spiriti come veicoli del moto, della
vitalità e della sensibilità degli esseri viventi. Galeno in
pratica distingue tre tipi di spiriti, i quali sono costituiti di
materia sottilissima e mobilissima: lo
spirito vitale (pneuma zoticon) che ha la sua fonte nel cuore e
scorre nelle arterie mettendo in movimento il sangue; lo spirito
animale (pneuma psychikon) che ha sede nel cervello e scorre nei
nervi, veicolo di sensibilità; lo spirito naturale (pneuma physikon)
che ha la sua sede nel fegato e presiede ai processi di nutrizione.
Galeno sostiene, inoltre, che la salute consiste in un’armonia
equilibrata delle forze operanti nell’organismo. La malattia,
invece, in una rottura di questo equilibrio; in un eccesso o difetto
delle forze vitali. Il compito del medico è quello di riportare
l'equilibrio e l'armonia lì dove è venuta a mancare. Ciò può
essere raggiunto solo attraverso una conoscenza precisa dell’anatomia
e della fisiologia. Conoscenza che deve essere legata ad un’analisi
minuta e ampia dei sintomi.
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