La
storia del cartesianesimo fu molto ricca e complessa, anche perché
si cercò di risolvere la questione riguardante il rapporto tra la
res cogitans e la rex extensa.
La
fisica cartesiana aveva eliminato del tutto le forme dell'ormai
vetusta filosofia scolastica e riduceva lo studio e la descrizione
della realtà
ad un sistema geometrico, dove gli unici elementi considerati erano
l'estensione e il movimento. Ciò, ovviamente, permetteva la
costruzione di una fisica del tutto indipendente da qualsiasi visione
metafisica. È pur vero che Cartesio fondava la propria concezione
fisica su una precisa visione metafisica, che dava credito alla ricca
tradizione dello spiritualismo cristiano.
Come
già accennato, una delle questioni più discusse fu quella
riguardante il rapporto intercorrente tra la res cogitans e la res
extensa. Problemi dati dal fatto che le due sostanze, caratterizzate
da una diversità apparentemente inconciliabile, sembravano non poter
entrare in relazione tra di loro mediante la ghiandola pineale.
Questa infatti appariva inadatta a instaurare un rapporto di
causalità tra le due sostanze, ossia non si riusciva a capire come
l'anima potesse causare il moto degli arti, e, viceversa, come il
corpo potesse causare la nascita di passioni.
La
corrente occasionalista
nega tale reciproca causalità. I maggiori esponenti di questo
movimento filosofico furono Arnold
Geulincx
e Nicolas
Malebranche.
Arnold
Geulincx
(1624 – 1669), scrisse la Metafisica
vera,
la
Metafisica
ad mentem peripateticam, l’Etica.
Per
entrambi gli studiosi il corpo non può agire sull'anima e viceversa.
Noi ci possiamo limitare soltanto ad osservare la concomitanza di
modificazione dell'anima e del corpo. Ci rimane, però, inspiegabile
la vera realtà delle cose e la causalità tra anima e corpo.
L'unica
spiegazione che ci è lecita dare è quella del continuo intervento
di Dio, che fa corrispondere ad una modificazione dell'anima
un'altrettanta modificazione del corpo. Ciò
significa che le modificazioni dell’uno sono occasione
perché Dio causi le modificazioni nell’altro. Si può avanzare
anche un'altra spiegazione, e cioè si può immaginare che Dio abbia
stabilito una corrispondenza tra anima – corpo una volta e per
sempre, come se presi due orologi, li avesse accordati in maniera
tale da fargli segnare sempre le ore corrispondenti.
Di
Nicolas
Malebranche
(1638 – 1715), abbiamo la Ricerca
della verità e
i Colloqui
sulla metafisica e sulla religione.
Egli
fu assertore di un ferreo occasionalismo, ed infatti nega che nel
mondo possano esistere delle vere cause, perché, a suo dire, gli
esseri viventi non sono capaci di modificarsi reciprocamente. Inoltre
nemmeno all'interno di una delle due sostanze vi sono delle vere
cause. L'unica vera causa è Dio, che, per esempio, in occasione
dell'urto mette in moto una palla da biliardo quando viene colpita da
un’altra palla. Le stesse leggi della fisica e del movimento sono
create e conservate continuamente da Dio1.
Stessa
cosa vale per le nostre idee, che non nascono dall'osservazione di
una realtà esterna, bensì dalla rivelazione di Dio che ci permette
di vederle in Lui, secondo un processo di illuminazione già
chiaramente espresso dal filosofo Sant'Agostino.
1Concezione
della creazione continua.
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