martedì 29 maggio 2012

Berardo di Clairvaux


Berardo di Clairvaux fu l'uomo che fece condannare al concilio di Sens le tesi di Abelardo. Appartenente all’ordine benedettino cistercense a Citeaux, fondò l’abbazia di Clairvaux e fu attivo predicatore della II crociata (1146). Uomo integerrimo, si trovò totalmente impegnato nella difesa della tradizione ecclesiastica. Massimo esponente della teologia monastica, vissuta come meditazione profonda della Sacra Scrittura, della Bibbia, si scaglia, seguendo il pensiero dei padri, in special modo di Origene ed Agostino, contro coloro che credono di poter scrutare il vero mediante la dialettica e gli strumenti della cultura profana. La teologia di Bernardo si sviluppa all'interno della vita monastica e del servizio assoluto a Dio. La perfezione cristiana è connotata da un'esistenza semplice, che rifugia la scienza e che persegue la santità. La riflessione di Bernardo si focalizza tutta intorno al tema dell’incontro con Cristo all'interno della Chiesa. Un incontro che non avviene in termini di conoscenza intellettuale, bensì di esperienza, di contatto con la divinità. In una delle sue maggiori opere, il Commento al Cantico dei cantici, il rapporto con Dio è posto nei termini dell’incontro della sposa (anima) con lo sposo. La teologia monastica di Berardo è connotata da uno spirito di devozione e di umiltà che si serve della Bibbia e della tradizione ecclesiastica come unici strumenti di salvezza.

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