Leucippo,
contemporaneo di Anassagora, nasce a Mileto e, trasferitosi ad
Abdera, entra in contatto con Democrito. Scrisse Il
grande ordinamento del mondo
e L’intelletto.
Democrito nasce ad Abdera (in Tracia) verso il 460/57 e muore nel 370
a.C. Scrisse il Piccolo
ordinamento del mondo.
Questi sono gli aspetti fondamentali del suo pensiero:
- gli atomi e il vuoto
- il costituirsi di molti possibili mondi, e non di un solo universo
- il farsi autonomo del mondo degli uomini e del loro linguaggio
- la scienza come discorso matematico – geometrico su cui si costituisce la nostra conoscenza del mondo.
Per
Democrito ogni realtà è fatta di materia, la quale è divisibile in
una infinità di punti non ulteriormente divisibili (atomi). Questi
atomi si aggregano e si disgregano in uno spazio vuoto. Gli atomi si
differenziano tra loro per caratteristiche quantitative, cioè forma
e grandezza, ordine e posizione. I mondi nascono da “vortici”
formatosi in un grande spazio vuoto; e vi sono sempre infiniti mondi.
L’uomo, come ogni altra realtà, è un insieme di atomi, sia più
sottili e sferici (anima), sia più pesanti e compatti (corpo). Il
muoversi degli atomi determina nell’uomo quello che diciamo
sensazioni: il sentire è un movimento causato nel soggetto dagli
effluvi di atomi che provengono dai corpi esterni.
Per
Democrito sono gli uomini a imporre i nomi, in modo convenzionale,
alle immagini delle cose che conosce. Le parole sono pertanto
espressioni convenzionali che non hanno nessun rapporto di
coincidenza con la natura dell’aggregato che designano.
Per
Democrito il fine dell'esistenza umana è la felicità, la quale
coincide con la serenità e l'equilibrio dell'anima, e non con il
piacere. L'uomo, pertanto, deve equilibrare ed armonizzare i propri
impulsi e le proprie sensazioni. Per fare ciò deve applicare la
regola della giusta misura in ogni sua azione, evitando sempre gli
eccessi, sia del poco che del troppo.
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