William
James (1842 – 1910), filosofo statunitense, dottore in
medicina, insegnò fisiologia, psicologia e filosofia. Tra le sue
opere principali abbiamo: I principi di psicologia, del 1880;
La volontà di credere, del 1897; Gli ideali della vita.
Discorsi ai giovani e discorsi ai maestri, del 1899; Le varie
forme della coscienza religiosa, del 1902; Il pragmatismo,
del 1907; Universo pluralistico, del 1909 e, postumo, del
1912, Saggi dell'empirismo. La sua opera acquisisce
significato in filosofia perché diede un contributo rilevante alla
diffusione del pragmatismo a cavallo tra ottocento e novecento.
Suoi
sono i concetti di corrente di coscienza, migliorismo,
volontà di credere, e l'impostazione di un tipo di
pragmatismo a carattere etico – religioso, che si presenta come
verità di vita.
Nel
saggio Principi di psicologia critica le concezioni affermanti
che la vita psichica si attua attraverso una serie di associazioni di
idee isolate, ed avanza una teorizzazione della vita psichica come
processo vivo. La coscienza, per James, è dinamica, continua,
caratterizzata da un flusso e da una corrente incessante di idee. Una
coscienza che basa la propria vita psichica su aspetti sfumati come
le relazioni, gli stati di tendenza e di attesa. A questa concezione
della psiche come coscienza dinamica lega l'idea che per la soluzione
dei problemi teorici veramente importante è non la conoscenza, bensì
l'azione, ossia la decisione dell'uomo che si inserisce attivamente
in universo aperto, pluralistico, dove nulla è ancora
definitivamente stabilito. Pertanto, l'alternativa tra determinato ed
indeterminato si risolve sempre e comunque nel secondo termine,
perché la vita è sempre libertà che ci pone la necessità di una
scelta. In tal senso, bisogna superare la sterile ed inutile
contrapposizione tra ottimismo e pessimismo. A questi due termini
bisogna sostituire quello di migliorismo, ossia la
proposizione di potere migliorare l'universo attraverso la fiducia
nell'uomo e nelle sue possibilità. Questa fiducia, al contrario del
positivismo, non si fonda sulla scienza, che James ritiene utile solo
nell'orientamento dell'ambiente, bensì nella volontà di credere,
ossia nel proprio diritto di ammettere i postulati etico –
religiosi (libertà, esistenza di Dio) che sono più adatti a
promuovere l'azione umana in senso miglioristico.
Nessun commento:
Posta un commento