sabato 11 agosto 2012

Maurice Blondel


Maurice Blondel (1861 – 1949), filosofo francese, autore del saggio L'azione. Saggio di una critica della vita e di una scienza della pratica, del 1893; Il pensiero, del 1934; L'essere e gli esseri. Saggio di un'ontologia concreta e integrale, del 1935; La filosofia dello spirito cristiano, in due volumi, del 1944 – 1946.
Maurice Blondel non si inserisce sicuramente nel filone del pragmatismo e delle sue implicazioni logico – epistemologiche, ma, nonostante ciò, ha dato un grosso contributo all'affermazione dell'unione e del forte rapporto tra il pensiero e l'azione, indicando nell'azione il principio di spiegazione autentica della vita dell'uomo.
L'affermazione del ruolo preponderante dell'azione sul pensiero nasce da una voglia di rinnovamento del pensiero filosofico che coincida con un rinnovamento del cristianesimo e del cattolicesimo. Ciò viene affermato da Blondel seguendo le linee della tradizione spiritualistica che aveva avuto come personalità più emerite il Pascal e il Maine de Biran.
Blondel chiarisce l'origine religiosa del problema etico e del problema metafisico. Entrambi i problemi, infatti, nascono dalla tensione che c'è nella vita tra volontà volente e volontà voluta, ossia tra scopi e realizzazioni, tra intenzioni e fatti. Una tensione che trova spiegazione solo se si ha come termine finale del volere umano l'infinito, Dio. Il pensiero di Blondel, quindi, riconosce la libertà dell'uomo, senza, però, cadere in un facile ottimismo e giungendo al ritrovamento di contenuti specificatamente religiosi percorrendo una strada diversa dalle metafisiche tradizionali. Il contributo di Blondel è notevole perché sviluppa un indirizzo di pensiero che cerca di conciliare la teologia e la religione con il pensiero moderno.

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