giovedì 31 maggio 2012

Leonardo da Vinci




Leonardo da Vinci opera prima ancora dello sviluppo della nuova scienza matematica e meccanicistica. Egli nasce a Firenze nel 1452 e muore in Francia nel 1519. Di formazione autodidatta, estraneo all’ambiente universitario, ebbe chiara l'importanza della stretta connessione dell'esperienza con la matematica nella ricerca scientifica. Acuta è la sua polemica contro l’autorità conferita nel discorso fisico agli antichi, e puntualizza continuamente che la sapienza è figlia dell’esperienza. Importante è anche il ruolo dato al disegno, il quale permette una migliore analisi delle macchine e una maggiore comprensione delle sue parti costitutive. L’esperienza è sentita da Leonardo come la via che permette di conoscere la natura; ma la natura è retta da ragioni, cioè da leggi, ovvero ragioni necessarie, leggi matematiche. Leonardo sottolinea, quindi, la stretta connessione tra esperienza sensibile e conoscenza matematica, che permettono la conoscenza della necessità, ovvero delle leggi che regolano l’accadere naturale. Leggi sempre uguali e immutabili. La posizione di Leonardo rimane, purtroppo, isolata e non ebbe ripercussioni immediate, anche perché i suoi scritti non si contraddistinsero per chiarezza e sistematica. Per tali motivi si dovrà aspettare la fine del '500 e l’inizio del '600 perché si costruisca una fisica matematica – esperienzale.

Nessun commento:

Posta un commento