martedì 29 maggio 2012

Gioacchino da Fiore


Svolge una teologia della storia fondata sulla corrispondenza o concordia fra le epoche che scandiscono il corso e lo sviluppo della storia dell'umanità dalla creazione alla fine del mondo. Questa corrispondenza o concordia si fonda su un postulato dell’esegesi allegorica secondo cui fatti e personaggi dell’Antico Testamento corrispondono a fatti e personaggi del Nuovo Testamento. Pertanto così nel Nuovo testamento è prefigurata l’epoca futura. Ognuna delle tre epoche è la manifestazione di una delle tre persone della Trinità: il Padre si è manifestato nell’età del Vecchio Testamento, il Figlio nell’età del Nuovo Testamento, lo Spirito si manifesterà nella terza età. Questa, il cui avvento per Gioacchino è imminente, vedrà il superamento dei simboli per la contemplazione diretta della Divinità. Sarà, quindi, l’età della contemplazione e della pace, in cui la Chiesa carnale cesserà di esistere e cederà il posto alla Chiesa spirituale.

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