domenica 26 gennaio 2014

L'Impero Bizantino e l'Islamismo


La scomparsa dell'Impero Romano d'Occidente significò la scomparsa di una istituzione che aveva racchiuso in una sola civiltà un territorio mostruosamente esteso ed abitato da innumerevoli popoli diversi. Soltanto centinaia di anni dopo si sarebbero create altre civiltà in Europa. Durante questi secoli due altre civiltà avevano raggiunto il loro massimo grado di austerità e di sviluppo. Entrambe erano stanziate ai confini d'Europa.

L'una era di religione cristiana e si sviluppò intorno a Bisanzio; l'altra, invece, è quella musulmana e ha come suo centro nevralgico il mondo greco.

Nei paesi ad Est dell'Italia continuò a svilupparsi il cosiddetto Impero Romano d'Oriente o Impero Bizantino. La sua importanza storica fu notevole, se si tiene conto che furono i bizantini a fermare l'espansione araba e quella turca; e furono sempre loro a conservare gli antichi testi della cultura greca, che nell'Europa medievale erano andati totalmente persi e dimenticati. A Bisanzio, inoltre, molte nazioni moderne iniziarono ad affacciarsi alla storia. Nella parte sud – est di Bisanzio gli Arabi nomadi fondarono a partire del VII secolo d.C. il loro impero, che ad un certo punto divenne il più esteso del mondo. Esso sviluppò un floridissimo commercio ed una elevatissima cultura. Questa stranamente ebbe come maggiori esponenti genti di stirpe non araba. Il loro sviluppo è dovuto essenzialmente alla fondazione dell'Islamismo ad opera di Maometto. Tale credo è tutt'ora esistente, nonostante il fatto che dell'antico impero non è rimasto più nulla, e costituisce una delle religioni più diffuse al mondo.

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