Nel III secolo d.C. l'Impero Romano aveva raggiunto una
tale estensione territoriale da farlo divenire ingovernabile ad un
solo uomo. Diocleziano (284 – 365) cercò di porre rimedio alla
questione con la divisione dell'impero in due parti: quella
occidentale e quella orientale. Costanzo Cloro era Cesare e
comandante delle truppe stanziate in Gallia ed in Britannia. Alla sua
morte, venne eletto imperatore nel 306 il figlio Costantino. Egli
marciò su Roma, massacrò i suoi nemici e divenne imperatore romano.
Per meglio comandare questo vasto doppio impero decise di fondare una
“seconda Roma”. Venne scelta per la sua posizione nella zona
orientale l'antica colonia greca di Bisanzio. Questa era situata
sulle rive del Bosforo, nel punto d'incontro dell'Europa con l'Asia e
aveva un posto di notevole importanza, il Corno d'Oro, ed era esposta
alle minacce di invasione solamente da un lato. In questo luogo
Costantino fondò la sua capitale, Costantinopoli, che venne
terminata nel 330.
la città di Costantinopoli imitava il modello offerto
dalla grande Roma: aveva il Senato, le terme e l'Arena. Era un centro
urbano, bellissimo e maestoso, la prima città cristiana del mondo
orientale. Costantino, infatti, aveva fatto voto al Dio dei Cristiani
che se avesse vinti tutti i suoi nemici e fosse divenuto imperatore
delle due parti dell'Impero, avrebbe fatto del Cristianesimo la
religione ufficiale di tutto quanto l'Impero. Negli anni seguenti la
morte di Costantino (337), Costantinopoli crebbe in ricchezza e
prestigio, divenendo più fiorente di Roma stessa. L'imperatore
Teodosio II (408 – 450) la fece crescere in grandezza e costruì
sul lato della terraferma una cinta muraria lunga 8 km, tutt'ora
esistente.
Nel VI secolo d.C. Costantinopoli era un enorme centro
fiorente, ricco ed in espansione; la sua popolazione superava un
milione di abitanti. In quel tempo Roma e l'Impero Romano d'Occidente
era stata afflitta e spezzata dalle invasioni barbariche. Roma venne
saccheggiata dai Goti nel 410 e l'Impero Romano d'Occidente crollò
definitivamente nel 476. Ad Oriente, però, l'Impero d'Oriente
continuò a prosperare per secoli e a quel tempo comprendeva la vasta
area comprendente Grecia, Asia Minore ed Egitto.
Grande personalità ebbe l'imperatore Giustiniano che,
salito al trono nel 527, cercò di riunificare le due parti
dell'Impero. Egli fu soldato, avvocato, teologo e protettore delle
arti.
Instaurò un governo di tipo autocratico che fece
scoppiare delle rivolte, che vennero sedate dai generali Belisario e
Narsete. Essi portarono fino in fondo il piano di riconquista del
loro imperatore e si spinsero in Italia, Spagna, Sicilia e
nell'Africa settentrionale dei Goti e dei Vandali.
Per un breve periodo le due parti dell'impero vennero
riunite sotto un solo imperatore, le cui truppe erano eccelse e non
avevano di certo nulla da temere dagli avversari esterni. Giustiniano
concepì l'idea di un impero unitario e solido. Un impero con un solo
imperatore, un'unica legge ed un'unica Chiesa. Al fine di unificare
saldamente l'impero nominò una commissione di avvocati che riordinò
la caotica legislazione romana. Da questo lavoro nacque il Corpus,
ossia una collezione di leggi civili che rimane oggi la base di molte
delle nostre leggi. Intento di questo sovrano fu quello di convertire
tutti i sudditi al Cristianesimo, a tale scopo fece chiudere
l'università di Atene, dove gli insegnanti insegnavano ancora la
filosofia greca pre – cristiana e fece ereggere a Costantinopoli la
grande chiesa di Santa Sofia, “la divina saggezza”. Questo
gigantesco complesso venne iniziato nel 532 e terminato nel 537. nel
562 venne consacrata ed i primi Cristiani si inginocchiarono
all'interno di essa per pregare. La chiesa di Santa Sofia è tra le
più grandi del mondo. La costruzione con pianta a basilica consta di
tre navate, di cui la centrale, grandissima, è sormontata da
un'enorme cupola di 31 metri. Questa chiesa venne edificata in 5 anni
e vi lavorarono più di 10000 operai. Essa fu il modello
dell'architettura bizantina.
Giustiniano aveva sperato di unificare l'impero e di
avere ridato l'antico splendore perduto. In realtà, dopo la sua
morte nel 565, l'Europa occidentale ed orientale si allontanarono
sempre di più. In occidente ebbero vita una serie di regni barbarici
e Bisanzio si allontanò sempre di più dalla cultura latina per
prendere un volto marcatamente greco ed orientale. Giustiniano aveva
fatto scrivere il Corpus in latino, ma le leggi seguenti vennero
tutte trascritte in greco, che andò a sostituire del tutto il latino
sino a divenire la lingua ufficiale di Costantinopoli e delle zone
limitrofe. In tal modo la capitale d'Oriente perse ogni connotazione
della cultura occidentale, per divenire il centro dell'impero
bizantino.
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