Alla morte di Gesù, i Cristiani erano uno sparuto e
minimo gruppo di persone che non andava molto oltre la centinaia.
Verso il 400 d.C. il Cristianesimo era la religione ufficiale di
tutto quanto l'Impero Romano. La rapida diffusione del credo è
dovuto fondamentalmente all'instancabile predicazione del grande
apostolo Paolo. Questi predicò in Siria, a Cipro, in Asia Minore, in
Grecia ed in Italia. Il suo peregrinare fu reso possibile dai presidi
che proteggevano le vie marittime e le strade. Ciononostante venne
percosso, imprigionato e lapidato. Paolo non si dette per vinto e,
insieme ad altri missionari, fondò Chiese lungo tutto il
Mediterraneo nord-orientale dalla Palestina a Roma. Nei primi 100
anni del Cristianesimo la Chiesa era molto semplicemente una
abitazione privata, ove la gente si riuniva per pregare. Con il
trascorrere del tempo le cose cambiarono e si iniziò ad organizzare
le strutture direttive. I Cristiani aumentarono sensibilmente di
numero ed elessero un vescovo che sovraintendesse ad ogni comunità
cristiana. Molte delle prime comunità cristiane sviluppatesi al di
fuori del territorio palestinese era costituito da Ebrei. In seguito,
però, gli Ebrei respinsero la dottrina di Paolo e i due credi ebbero
strade del tutto diverse. Uno degli elementi vincenti del credo
cristiano, che ne favorì la veloce diffusione, era la comunanza di
aspetti con la religione e la filosofia antica. Per esempio, come i
filosofi stoici i Cristiani predicavano la fratellanza universale; e
come gli adoratori di Mitra, amministravano il battesimo. Il
Cristianesimo seppe sovrapporsi agli antichi culti e alle antiche
festività pagane. Per esempio il 25 di Dicembre si celebrava una
festa pagana. Tale data venne scelta per celebrare la nascita di
Gesù, ossia il “Natale”. Ben presto il Cristianesimo, anche se
avversato dai Romani, divenne la religione più diffusa dell'Impero.
I Romani, pur tollerando da sempre tutti i credi, mal vedevano gli
adepti di questa nuova fede, perché essi rifiutavano di adorare gli
imperatori. Non mancarono, quindi, le persecuzioni. La prima si ebbe
nel 640 d.C. ad opera dell'imperatore Nerone (54-68 d.C.), che ne
fece crocifiggere alcuni per dare spettacolo. Le persecuzioni
proseguirono per altri 300 anni. Alcune di esse nacquero
spontaneamente, come quella di Lione, in Francia, nel 177 d.C.,
quando una folla eccitata massacrò 48 Cristiani, accusati di avere
commesso dei delitti. Feroce fu la persecuzione compiuta da
Diocleziano (284-305). nel 311 d.C. l'imperatore Galerio proclamò un
editto di tolleranza verso i Cristiani, che venne ribadito da
Costantino con un altro editto di tolleranza (Editto di Milano, 313).
infine, Costantino esortò tutti i cittadini ad abbracciare il nuovo
credo con l'Editto degli Orientali, del 324.
Infine, l'imperatore Teodosio I (379-395) dichiarò il
Cristianesimo l'unica religione ufficiale dell'Impero. Nel frattempo,
la religione cristiana aveva raggiunto una diffusione enorme;
giungendo ad Oriente in Persia ed in India, ad Occidente attraverso
l'Africa del Nord e l'Europa fino sulle coste atlantiche. Sorsero i
monasteri ad opera di Pacomio (292-346), che fu il fondatore della
prima comunità di monaci in Egitto, su un'isola del Nilo. Protette
dalle mura ad ogni tentazione del mondo, i monasteri si diffusero in
Italia, in Gallia ed in Irlanda. Il Cristianesimo sopravvisse al
crollo dell'Impero e rimase l'unica istituzione stabile ed
organizzato dell'Alto Medioevo.
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