martedì 21 gennaio 2014

Il sacro Romano Impero


All'inizio del X secolo in Europa si presentava una situazione disastrosa dovuta ad un generale caos politico ed amministrativo. L'Impero di Carlo Magno era stato suddiviso in una serie di contee, ducati e regni autonomi. Tuttavia, come in Inghilterra, le pressioni provenienti dall'esterno avevano costretto questi regni ad unirsi per difendersi. Da questa unione nasce l'antenata della Germania, ossia l'Impero Romano Cristiano. I sovrani di esso per secoli si vantarono del titolo di Imperatore del “Sacro Romano Impero”. Nell'Europa cristiana i sovrani non potevano più nominarsi, come un tempo facevano i generali romani, del titolo di “imperatore”. Questo termine, infatti, ormai era dispensato dalla Chiesa. Essa si era arrogata di tale diritto nell' 800 d.C., quando il papa Leone III aveva nominato imperatore Carlo Magno. Perciò, quando un imperatore moriva, la nomina del successore era esclusiva prerogativa del vescovo di Roma. Le contrarietà avute coi Carolingi portarono i pontefici alla nomina di sovrani di altre dinastie europee. Questi imperatori non ebbero minimamente la grandezza di Carlo ed il papato, ormai deluso, aveva fatto cadere in desuetudine la nomina imperiale. Verso la metà del X secolo, le condizioni dell'Europa centrale iniziarono a cambiare rapidamente. La regione occidentale della Germania (ossia la metà orientale dell'Impero carolingio) tremò innanzi alle invasioni dei furiosi Slavi e Magieri provenienti dal sud – est. Questi popoli asiatici avevano inziato a diffondersi verso ovest in Europa sin dal VI secolo a.C. circa.

Alla stessa maniera degli Inglesi contro i Vichinghi, i Germani capirono che solo l'unione poteva preservare la loro indipendenza. L'Inghilterra si era unita sotto Ethelstan, un uomo di origine regale. La Germania viveva una situazione molto diversa, data dal fatto che nel X secolo non si aveva un solo sovrano, bensì un complicato mosaico composto da 6 ducati.

Nell'anno 919 fece valere la propria forza e potenza il duca di Sassonia, che divenne il capo della Federazione tedesca. In un primo momento vi furono una serie di conflitti, perché i duchi delle altre regioni si sentivano pari a quello di Sassonia e, pertanto, rivendicavano il potere. Il problema ebbe soluzione nel 950 d.C., quando il sovrano di Sassonia Ottone il Grande raggiunse quel potere così grande che nessuno poteva vantare, se non solamente il fu Carlo Magno. Egli si era imposto con la forza e con i suoi eserciti sottomise alla sua autorità di duchi di Baviera, Franconia e Lorena. Fatto ciò, Ottone iniziò una politica di difesa dei barbari. Nel 955 pose termine alla minaccuia magiara con la vittoria di Lechfeld. In seguito, inviò spedizioni in Italia, per mantenere i passi montani, per allargare i propri possedimenti e per proteggere la Chiesa. A quel tempo il papato viveva una profonda crisi e vessava in condizioni disastrose. Il potere pontificio era in mano ai potenti nobili romani, che eleggevano e deponevano papi a proprio piacimento. Con l'avvento di Ottone, i nobili romani persero di potenza, e il Papato conobbe un nuovo periodo di austerità. Nel 962 Ottone il Grande, per i servizi dati, venne incoronato imperatore dal papato. Iniziò un periodo di collaborazione tra il Papato e i Tedeschi. Ben presto tutta quanta l'Europa riconobbe nei sovrani tedeschi coloro che davano gli imperatori, anche se era sempre mansione del papato incoronarli. Gli imperatori si consideravano gli eredi dei cesari, i signori dei re e dei duchi e i principali protettori della Chiesa. A partire dal 1000, però, i loro scopi furono principalmente quelli di ridurre il potere dei nobili tedeschi e di creare un forte stato tedesco. Nel 1066, anno in cui Guglielmo di Normandia aveva conquistato l'Inghilterra, essi avevano raggiunto questi scopi e il Sacro Romano Impero di Germania per potenza e prestigio poteva essere paragonato a quello carolingio. La sua forza, però, dipendeva dall'alleanza con il papato.


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