Le prime civiltà ebbero vita verso il 3500 a.C. e sino a quasi il 1500 d.C. Esse si svilupparono in maniera quasi del tutto autonoma. Ed infatti, pur conoscendosi si ignoravano a vicenda e le barriere nazionali li costrinsero a svilupparsi in maniera del tutto indipendente.
Nel XV secolo, con le scoperte geografiche, si aprì un nuovo corso della storia. La Spagna e il Portogallo avevano tracciato delle nuove vie ed esse venivano seguite da missionari, soldati e commercianti provenienti da diversi paesi europei. Tra essi i più attivi erano la Repubblica Olandese, la Francia e l'Inghilterra.
Gli europei portarono guerra e distruzione in Africa, Asia ed America. I nuovi governanti sfruttarono al massimo e allo stremo i nuovi sudditi non-europei. Iniziò, comunque, un fertile scambio di tecnologie e di alimenti. Il vecchio mondo esportò nelle Americhe frumento, canna da zucchero, meli, cavalli, bovini, maiali, galline, strumenti in metallo, aratri, armi da fuoco e e fece conoscere l'uso della ruota e della stampa. Al contempo in Europa giungevano pomodori, granoturco, patate, cacao, tacchini e tabacco. Già nel XIX secolo si era capillarmente sviluppa una fitta rete commerciale che univa tutto il pianeta e di cui l'Europa era il massimo artefice e profittatore.
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