giovedì 6 marzo 2014

Il feudalesimo

L'Europa dell'anni mille d.C. stava uscendo da quel periodo di crisi dato dalle invasioni barbariche dell'alto medioevo. La lotta tra le famiglie potenti, però, continuò ancora e da essa si ebbe la nascita di due classi: da una parte i guerrieri ben addestrati e dall'altra i contadini, che chiedevano protezione ai primi in cambio di viveri. Sorse, pertanto, il feudalesimo. Il termine deriva dal latino fedum, ossia la terra data in cambio di servigi. Esso ebbe come periodo di suo massimo sviluppo il medioevo. Si diffuse in diversi luoghi, anche se con dinamiche e durata diverse (ad esempio in gran parte dell'Europa orientale durò sino al XX secolo).
Le concessioni dei territori iniziò già nella parte finale dell'Impero Romano. Ciò perché esso non riusciva più a proteggerli dalle invasioni dei varbari. I piccoli propritari terrieri furono, pertanto, costretti a chiedere aiuto ai vicini più potenti, in cambio di servigi e prodotti della terra. I grandi proprietari terrieri, invece, pagavano l'aiuto militare necessario concedendo parte delle loro terre a quegli uomini d'armi che si assumevano il compito di difenderli da eventuali nemici.   Questo sistema venne adottato anche dai popoli germanici. Essi nel decimo secolo, grazie alla forza delle armi, erano divenuti, da capi barbari, re, che, coi loro poteri legislativi, giudiziari e militari, avevano portato il sistema feudale in Francia, in Germania, in Inghilterra ed in Scandinavia. 
Tutti i sistemi feudali avevano un aspetto in comune: il re era considerato il proprietario di tutto il territorio, che concedeva parte di essi (feudi) ai suoi vassalli, ossia  a nobili  che avevano ereditato il feudo o nobili che lo avevano guadagnato in cambio di servigi militari. Erano questi duchi, conti e abati. Questi, a loro volta, potevano avere dei loro vassalli. Alla base di questa piramide si avevano i contadini ed i servi. Le notizie più certe del medioevo ci vengono dal Domesday Book, “Il libro del giudizio universale”. Esso è un censimento fatto da Guglielmo I d'Inghilterra (1066-1087). Sebbene nominalmente Guglielmo avesse tutta quanta l'Inghilterra, in realtà ne aveva per sé una minima parte. Il rimanente era diviso tra 1500 nobili ed ecclesiastici (i grandi feudatari) che gli promisero fedeltà ed aiuto nell'amministrazione e nell'esercito. Questi, a loro volta, per riuscire a fornire le truppe, divisero le loro terre tra circa 8000 vassalli minori. La maggior parte di essi erano cavalieri che, in cambio di terra, promettevano prestazioni militari. Questi cavalieri dividevano le terre tra i contadini. I contadini potevano essere o liberi o servi della gleba. I primi erano persone che ottenevano terra in cambio di un parziale aiuto militare; i secondi erano coloro che in cambio di protezione avevano promesso obbedienza per tutta la vita. Essi erano il 95% del popolo, erano legati alla terra, così come i loro figli e la maggior parte del prodotto coltivato andava i signori. Potevano, comunque, allevare un proprio bestiame, anche se questo era sempre di diritto del padrone. 

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