lunedì 10 marzo 2014

La minaccia dei Turchi in Europa

Nel XVI e XVII secolo, mentre i re e i principi europei erano intenti a combattersi in dure lotte per la supremazia, si faceva avanti una nuova minaccia (l'Impero Ottomano) per le coste del Mediterraneo e per le regioni centrali ed orientali del continente. Questo impero viveva alterne vicende, dettate dalle varie e perenne lotte interne tra i sultani ed i parenti per la supremazia. Le cose cambiarono quando salì al trono il grande Solimano il Magnifico (1520-1566), che riunì tutto l'impero e volse le sue mire espansionistiche verso l'Europa, che costituiva una facile preda.

Solimano, approfittando della guerra tra la Francia con l'Austria e la Spagna, si spinse nell'Europa centrale e marciò sullo stato indipendente dell'Ungheria. Conquistata Belgrado nel 1521, si aprì la strada per le pianure ungheresi.

Gli Ungheresi vennero spezzati dalle armi ottomane nella battaglia di Mohacs. Ciò fatto, però, Solimano non poté consolidare la conquista perché si dovava occupare della nuova minaccia proveniente dalla Persia.

Nel frattempo, però, in condottiero ottomano aveva conquistato la base navale di Rodi. Carlo V, coll'intento di liberare il Mediterraneo dagli infedeli musulmani, riunì le flotte di Spagna, Venezia e degli Stati Pontifici in una grande allenza.

Ciononostante gli europei vennero sconfitti a Prevesa nel 1538 dal grande comandante della flotta turca Khair ad Din, conosciuto in Europa con ilnome di “Barbarossa”. Solimano, in seguito, con una seconda campagna militare conquistò nel 1541 tutta l'Ungheria.

Dopo la morte di Solimano l'avanzata turca si arrestò e l'Impero Ottomano iniziò a vacillare sotto gli attacchi degli Europei. Nel 1571 papa Pio V organizzò una “Lega Sacra” delle potenze navali per contrattaccare i Turchi. Al comando di Don Giovanni d'Austria, nel corso dell'ultima battaglia navale, la flotta della Lega Sacra piegò i Turchi nel Golfo di Lepanto.

L'Impero Turco rimaneva, comunque, ancora una pericolosa minaccia e gli Ottomani continuarono a combattere contro Venezia, la Polonia e l'Austria. Il successo però non giunse ai musulmani per vari motivi: troppa corruzione, infinite contese interne e mancanza di validi governatori della casata ottomana dopo la fine del XVI secolo.

L'amministrazione del governo di fatto era passato nelle mani dei ministri, che erano minacciati dagli spietati Giannizzeri, ossia dalle guardie di palazzo, assetati di potere al pari dei ministri.

Nel XVII secolo i Turchi perseverarono nella guerra contro la decadente Venezia, che un tempo si era arricchita coi propri traffici in oriente e che ora combatteva una guerra persa in partenza per il possesso delle isole di Corfù e di Creta.

Verso la fine del secolo i Turchi cercarono nuovamente di allargarsi verso il nord sino alla Polonia e ad ovest sino all'Austria.

Il potere era tutto concentrato nelle mani del ministro del Sultano, il Gran Visir Qara Mustafà, che comandò nel 1683 un grande esercito contro Vienna.

L'assedio contro la città durò un mese e quando sembrava che questa stesse cedendo agli attacchi spietati dei musulmani, il coraggioso e valoroso re di Polonia Sobieski giunse con le milizie alleate polacche ed austriache per liberare la città.

I Turchi vennero presi alla sprovvista alle spalle e vennero del tutto sbaragliati. In seguito, il principe Eugenio di Savoia li cacciò del tutto dall'Austria.

Nel 1684 la città di Venezia si alleò con l'Austria e la Polonia per respingere ancora più indietro gli Ottomani. Il tutto ebbe termine con la firma del trattato di Karlowitz (1699). Con esso l'Impero Ottomano cedeva il territorio conquistato a nord del Danubio e consegnava l'Ungheria agli Asburgo.

L'Impero Ottomano si estendeva dalla Grecia sino all'Africa settentrionale. La sua forza, però, si era di molto indebolita. Divenne “il malato d'Europa”. Le lotte interne date dalle ribellioni dei sudditi verso il Sultano non ebbero mai termine e i suoi territori, che si trovavano sulla via che conduce all'Oriente, erano guardati con desiderio dalla Russia, dalla Francia, dall'Austria e dall'Inghilterra. Ormai, la minaccia ottomana per gli Europei era del tutto finita, e iniziava la minaccia europea per la Turchia.



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